Anche se la comunità di Levata non vanta una storia ricca di avvenimenti e di tradizioni, le tracce di presenza ecclesiastica in questa parte di territorio ora inserita nel vasto comune di Curtatone, hanno attraversato la memoria storica di numerosi i secoli.
La presenza certa e identificata di un prete a Levata risale addirittura al 1200, quando padre Antonio riscuoteva – si ricorda soprattutto questo! – gli affitti dei vigenti relativi al capitolo della cattedrale. Abbastanza remota è anche la data apposta sul più antico tra i registri parrocchiali ritrovati, che risale al 1641.
Quasi della stessa epoca risulta la costruzione dell’attuale chiesa parrocchiale, dedicata a San Tommaso apostolo, edificata inizialmente attorno alla fine del ‘600, in stile neoclassico, e successivamente ampliata appena dopo il 1850 con due cappelle laterali e, nel 1985, con la costruzione, importante, della parte più alta. In quest’ultima occasione fu anche edificato l’attuale campanile.
Recente è invece l’aggiunta di un altro spazio, e sono stati terminati alcuni importanti lavori di manutenzione e restauro, quali il rifacimento della pavimentazione marmorea, una nuova tinteggiatura e l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione. Anche qui, in seguito alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II, la mensa, costituita da una grande e suggestiva pietra, fu rivolta verso il popolo. Tra l’altro, la chiesa custodisce alcune belle tele.
Sono da menzionare la “Madonna con Bambino e i Santi Apostoli Tommaso e Paolo”, dipinta attorno al 1530 da Gianfranco
Tura, “La Vergine col Bambino in gloria, San Luigi Gonzaga e santa Eurosia patrona dei campi”, di Giuseppe Razzetti del 1854.Nella comunità è tuttora vivo è il ricordo della vicenda risorgimentale e non va dimenticato che il parroco di Levata fu il confessore dei Martiri di Belfiore.