“San Silvestro extra muros”: questa era l’antica denominazione di una parrocchia sorta nel 1575 comprendendo un territorio che si estendeva fino a raggiungere la Porta Pradella della città ducale di Mantova.
Ora è rimasto solo il nome del patrono a identificare un centro a carattere prevalentemente residenziale, situato nel comune di Curtatone a pochi chilometri dal capoluogo provinciale. San Silvestro sorge in una zona un tempo a connotazione prevalentemente rurale, vicina, in un certo passato, al teatro della storica battaglia di Mantova e Curtatone, ma che non ricorda di aver vissuto fatti di particolare rilevanza storica.
Nella zona che ha carattere prevalentemente residenziale, non sono presenti insediamenti produttivi di particolari dimensioni ed anche l’attività agricola come fonte occupazionale è in forte calo: sono attive una trentina di aziende, sempre più meccanizzate. A San Silvestro risiedono invece moltissimi professionisti, che esercitano in varie zone della provincia e soprattutto nella vicina città, laureati, impiegati (soprattutto del settore bancario), e, abbastanza numerosi, anche operai. Vi è in sintesi, un diffuso benessere, ma i sentimenti e le pratiche di aggregazione sociale si vanno affievolendo, data anche la vicinanza della città e l’abitudine diffusa di uscire dal proprio ambiente nel tempo libero dalle attività di lavoro.
La chiesa parrocchiale, di stile “barocco”, fu costruita tra il 1754 e di 1757 e contiene alcune tele dell’epoca, belle e di qualche pregio, alcune delle quali sono però ammalorate.
A San Silvestro sono presenti diverse realtà associative ben inserite nel contesto parrocchiale: molti giovani aderiscono all’intensa attività del locale gruppo Agesci, e vi sono numerose famiglie legate al gruppo Cursillos. Fa parte della parrocchia di S. Silvestro la “Casa del Sole” fondata da Vittorina Gementi al cui interno è stato costruito un monastero per Suore Clarisse di clausura, che qui pregano accanto alla sofferenza e alla gioia dei piccoli ospiti.